MONDO GERMOGLIO

TERRITORIO

L’Alto Monferrato

Questo territorio non rappresenta soltanto il punto di frontiera tra il Piemonte e la Liguria, ma grazie alla sua varietà del paesaggio, caratterizzato da pianura e colline, diviene anche uno dei centri enogastronomici di questo angolo di Piemonte.

Dal 2014, divenuto Bene protetto dall’Unesco come Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato. Rappresenta il 50° sito italiano Patrimonio dell’umanità.

Le peculiarità territoriali sono date da componenti storico, artistico ed eno-gastronomico.

La testimonianza di una radicata storicità del territorio è data da numerosi castelli e ville, antiche tenute agricole che custodiscono produzioni di notevole pregio e di grande tradizione. Tra queste ricordiamo le enologiche, casearie, di frutti dei boschi: castagne, funghi , tartufi e dolciarie.

Acqui Terme

Capitale dell’Alto Monferrato. Sorge in provincia di Alessandria, nella zona sud-orientale dell’alto Monferrato. Le prime tracce umane risalgono al periodo neolitico. In età protostorica si sono insediati i liguri Statielli, ribattezzata Aquae Statiellae dai Romani, incantati dalle acque salutari decantate anche dallo storico latino,Plinio. Dalla tarda antichità compare come Acquis che in volgare sarà poi Acqui, nel 1956 viene aggiunta la denominazione Terme.

La via centrale porta in Piazza della Bollente, una sorgente di acqua sulfurea che sgorga a 75° C con una portata di 700 litri al minuto, in un’edicola ottocentesca a forma ottagonale in stile ellenico, progettata dall’architetto Giovanni Cerrutti.

I palazzi intorno costituivano il ghetto ebraico, con la Sinagoga, mentre a monte si estende il dedalo di viuzze della Pisterna, quartiere altomedioevale.

 

Arte

Acqui Terme conserva significative testimonianze del suo passato: dai ruderi dell'acquedotto romano all'antica basilica di San Pietro, dalla Chiesa di San Francesco al Duomo dell’Assunta, di impronta romanica,è stato più volte rimaneggiato internamente in epoca rinascimentale, barocca e neoclassica, senza contare gli eleganti palazzi nobiliari sparsi nel tessuto urbano.

Preziosi reperti di età romana e medievale (epigrafi,anfore,tombe,monili) sono conservati presso il civico Museo Archeologico, allestito all'interno del castello dei Paleologi.

Periodo fiorente si ebbe nel Quattrocento: la maggiore solidità dello stato monferrino e lo sviluppo del porto di Savona permisero il rifiorire del commercio: ne derivò una prosperità testimoniata dall’aspetto architettonico degli edifici civili e religiosi che, tuttora, presentano caratteri quattrocenteschi.

 

Tradizione

Il Piemonte ha una lunga e rinomata storia culinaria, che affonda le sue radici nelle tradizioni contadine. Ancora oggi vengono utilizzate materie prime di alta qualità derivanti dai campi, dai numerosi allevamenti di ovini e bovini, dai vigneti. Dall’incrocio di territori, culture e tradizioni culinarie differenti nasce un insieme di sapori e profumi unici. Tra i vini tipici il Barbera d’Asti, il Barbera del Monferrato, il Brachetto d’Acqui, il Dolcetto D’Acqui e il raro Moscato Nero d’Acqui, i formaggi la Robiola di Roccaverano, le paste Tajarin, Agnolotti al pin, Risotti, Bagna cauda prodotti da forno Lingue Salate e Grissini dolci Amaretti morbidi, Baci di dama.

I Brentau
Dagli anni’50, il “Brentau” con la sua “Brenta”, un contenitore in lamiera zincata, portava 50 litri di acqua calda sulle spalle che consegnava presso le case della città.Questi «artigiani dell’acqua calda» hanno lavorato in piazza Bollente. esercitavano un mestiere tipico e unico per la città di Acqui; erano i portatori dell’acqua della Bollente.un mestiere nato al di fuori da ogni professione, poiché solo ad Acqui T. poteva essere esercitato per il dono dell’acqua calda che madre natura ha fornito la città.